Cultura

STORIA DELLA CITTÀ DI MILANO - parte 3

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Un originale percorso a cavallo tra la storia e la geografia cittadina per tentare di ricostruire il passato e il presente di Milano. Attraverso eventi sconosciuti, leggende, antiche tradizioni e storie si delineerà agli occhi dei corsisti una città inedita, fatta di luoghi e personaggi che tutti conoscono, mostrati però sotto una luce diversa. Il corso è suddiviso in quattro parti, non è vincolante seguire l'ordine dei moduli.

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Terminato
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COSA IMPARERAI

GLI INCONTRI: 1. I fantasmi di Milano Clelia Simonetta nei sotterranei della sua villa che uccide uomini per assemblarne i pezzi e creare una sorta di mostro di Frankenstein ante litteram; il ministro delle finanze del governo francese Giuseppe Prina che ricompare nel luogo in cui i milanesi in rivolta lo hanno linciato; la casa infestata di piazza San Fedele che ispirò Suspiria de profundis, uno dei libri più famosi e visionari di Thomas De Quincey; la strega Isabella di Lampugnano che compare attorno al Castello e rapisce i bambini. Queste sono solo alcune delle storie terribili che conosceremo in questa serata. Perché Milano è una città molto più spaventosa di quello che molti di voi immaginano! 2. Storia del cadavere di Evita Perón Evita Perón moglie del presidente argentino Juan Domingo Perón, first lady osannata dalle folle, adorata Madonna dei descamisados, in vita non è mai stata nella nostra città. Ma a Milano è arrivata dopo la morte, come cadavere da trafugare e nascondere. Questa è la storia incredibile, se non fosse totalmente vera, di un cadavere scomparso e di una tomba milanese. 3. I Celti a Milano Sulla facciata del Palazzo della Ragione di Milano una stele con ritratto uno strano maiale con il corpo per metà coperto di pelliccia si porta dietro una strana storia: è quella della fondazione della nostra città ad opera di un principe gallico, Belloveso. Da allora l’antica Medhelan si trasforma nella principale città celtica dell’Italia settentrionale, il luogo in cui si trovava il nemeton, il bosco sacro in cui si adoravano gli dei e si prendevano le decisioni politiche più importanti. 4. La Milano di Carlo Porta Il grande poeta e critico letterario Giovanni Raboni indica Carlo Porta come il Dickens o il Balzac italiano, e lo considera il maggiore poeta italiano dell’Ottocento, un poeta molto più grande di Leopardi o di Manzoni o di Foscolo. Questa è la sua storia e la storia del suo rapporto con Milano. 5. Storie della prostituzione milanese Milano è sempre stata città di malavita e di conseguenza città di prostituzione. Dalla celebre Rosetta del quartiere Ticinese fino alla prostituta che ispirò La canzone di Marinella di De André, passando per la mondana che incontrò Gaetano Bresci poco prima dell’omicidio di re Umberto I e per la peripatetica ritratta in un bassorilievo conservato ai Musei del Castello Sforzesco che è al centro di una nota leggenda, ricostruiremo la storia di quelle donne che, in maniera poco lusinghiera, sant’Agostino paragonava ai pozzi neri dei palazzi: «togliete il pozzo nero e il palazzo diventerà un luogo sporco e maleodorante. Sottrai le prostitute al genere umano e ogni cosa sarà sconvolta dalle passioni della lussuria». 6. Il Natale dei milanesi L’evento religioso a cui noi milanesi siamo più affezionati è sicuramente il Natale. Forse Milano è la città italiana in cui nei festeggiamenti natalizi si profondono la maggior parte delle energie. Fino a un centinaio di anni fa il Natale non era una semplice data, ma un processo in crescendo che partiva addirittura dalla celebrazione dei morti per culminare il 25 dicembre con i regali portati da Gesù Bambino e il grande pranzo che si teneva in famiglia. Processo che poi non si fermava e da lì conduceva al 6 gennaio, giorno dell’Adorazione dei Magi, momento topico della vita religiosa milanese dovuto al fatto che per secoli le spoglie dei tre re orientali sono state ospitate proprio nella nostra città. 7. Chinatown, storia di un quartiere Bôrgh di Scigôlatt, Borgo dei Cipollai in traduzione letterale, così si chiamava in milanese il Borgo degli Ortolani. Oggi il nome di questa zona è cambiato, è in tutta Italia questo quartiere è conosciuto come Chinatown. Il borgo era in passato caratterizzato come una zona rurale con parecchie cascine sparse sul territorio perché l’attività favorita degli abitanti era la coltivazione dei campi e la vendita degli ortaggi al dettaglio. Tutto cambia quando Wu Qiankui, durante l’Expo milanese del 1906, decide di venire nella nostra città. Trova alloggio in via Canonica, con le sue case a prezzi accessibili che avevano la classica struttura popolare a corte che tanto ricordava ai cinesi gli hutong della lontana patria. Il luogo è tanto perfetto che negli anni successivi parenti e amici decidono di trasferirsi a Milano e di andare a vivere proprio nel Borgo degli Ortolani. 8. La principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso Nel 2021 per la prima volta in Italia si decide di dedicare una statua a una donna. Si sceglie la principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso, uno dei personaggi più intriganti e allo stesso tempo sconosciuti della storia italiana. «La prima donna d’Italia», fu definita da Carlo Cattaneo; questa coraggiosa eroina del Risorgimento fu una donna intelligente e colta, che costruì la sua vita senza vincoli e inibizioni, realizzando appieno il suo infinito potenziale, non da «moglie di» o «figlia di», come capitava a tutte le donne dell’epoca, ma solo e semplicemente come Cristina. 9. Un giro in piazza dei Mercanti Piazza Mercanti è una vera e proprio raccolta di tutti i momenti più significativi della storia cittadina: il luogo perfetto dove raccontare della fondazione della città da parte dei Celti, del suo divenire capitale dell’Impero Romano, del suo trasformarsi prima in libero Comune e poi in una signoria posta sotto il dominio dei Visconti prima e degli Sforza poi. Il posto dove parlare del dominio degli spagnoli, poi degli austriaci, poi dei francesi e poi di nuovo degli austriaci. E infine raccontare della libertà ottenuta e dell’arrivo dell’Unità d’Italia. 10. Storia della Galleria Vittorio Emanuele II Fin dalla sua costruzione la Galleria Vittorio Emanuele II è stata ribattezzata dai giornali «il salotto dei milanesi». La Galleria, semplicemente, con la G maiuscola, la chiamano più comunemente i milanesi. In pochi anni la Galleria è diventato il punto nevralgico della politica milanese, che nei suoi bar e nei suoi ristoranti si trovava per discutere, ma anche dell’arte: non solo gli artisti della Scala la elessero a luogo

COME FUNZIONA

Durante le lezioni, per accompagnare il racconto, saranno proiettate immagini dei luoghi e degli eventi raccontati.

COSA TI SERVIRÀ

Entusiasmo e curiosità...

REQUISITI

Il corso è rivolto a chi immagina che per godere appieno del luogo in cui si vive sia necessario conoscerne la storia. Ma anche a tutti coloro che hanno voglia di imparare, a quelli che hanno una curiosità inesauribile, a coloro che amano la nostra città, ma sono convinti di conoscerla poco, a tutti quelli che sanno qualcosa sulla storia dei luoghi in cui passeggiamo ogni giorno, ma hanno la consapevolezza che quel “qualcosa” è solo la punta di un iceberg fatto di eventi molto più complessi e interessanti.

CALENDARIO

(alcune date potrebbero cambiare anche a corso già iniziato per motivi organizzativi o per cause di forza maggiore)

Lezione Data Lezione Ora inizio Ora fine
1 18-10-2023 19:00 20:30
2 25-10-2023 19:00 20:30
3 08-11-2023 19:00 20:30
4 15-11-2023 19:00 20:30
5 22-11-2023 19:00 20:30
6 29-11-2023 19:00 20:30
7 06-12-2023 19:00 20:30
8 13-12-2023 19:00 20:30
9 20-12-2023 19:00 20:30
10 10-01-2024 19:00 20:30
Giorno MER
Orario 19:00 - 20:30
Inizio 18/10/23
Fine 10/01/24
Numero lezioni 10
Durata totale ore 15

I pareri dei partecipanti

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